da Libertà, 25/04/14
Samuele Bertoncini è stato eletto nuovo presidente delle coop sociali. Gianluca Bonatti riconfermato al vertice delle cooperative di produzione.
Confcooperative Piacenza ha concluso nei giorni scorsi la stagione assembleare delle Federazioni per il rinnovo delle cariche associative. Le Federazioni rappresentano il livello organizzativo operativo più vicino alle cooperative, in quanto a tutti i livelli composte da soci e dirigenti delle stesse ed è pertanto l’organo dove è auspicabile che vengano dibattuti i problemi, le esigenze delle cooperative, proponendo alla Confederazione iniziative e progetti. Il ruolo delle Federazioni e dei propri organi direttivi rappresenta di fatto il “termometro” dello stato delle cooperative e anche del territorio.
Dopo l’elezione di Francesco Rastelli nel mese scorso a capo di Fedagri, in aprile si sono celebrate le assemblee del settore sociale, denominato Federsolidarietà, che ha eletto come presidente Samuele Bertoncini della cooperativa sociale Des Tacum, e l’assemblea delle cooperative di produzione, lavoro e servizi che ha invece riconfermato Gianluca Bonatti della cooperativa Padania di Fiorenzuola.
La cooperazione sociale a Piacenza garantisce una rilevante ed attiva presenza nell’erogazione dei servizi socio-sanitari integrati del territorio provinciale e nelle politiche del lavoro. Aderiscono infatti a Federsolidarietà Piacenza ben 36 cooperative sociali ed un Consorzio. Sono impegnate nella progettazione e nella gestione di servizi socio-sanitari ed educativi e nell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati; vi operano circa 1.500 soci, per la maggior parte lavoratori, con un fatturato complessivo di oltre 42 milioni di euro ed una quantità di capitale a valore sociale non iscritto a bilancio distribuito al territorio e alla comunità.
Affiancheranno il presidente Bertoncini alla guida del settore: Maria Chiara Bisotti (Oltre), Daniele Bosoni (Xenia B), Daniela Chinosi (Auroradomus), Concetta Copia (Eureka), Giovanni Galli (La Ginestra) Sandra Meloni (Casa Morgana), Stefano Sandalo (l’Arco), Valentina Suzzani (Unicoop) e Marco Tanzi (Germoglio Due). Con loro parteciperà il consigliere regionale Pierangelo Solenghi, direttore del Consorzio Sol. Co Piacenza.
Analoga importanza territoriale, in particolare per gli elevati livelli occupazionali che garantisce, assume anche il settore delle cooperative di produzione, lavoro e servizi che a Piacenza conta 47 imprese, un fatturato complessivo di circa 120 milioni di euro e migliaia di soci lavoratori. Sono i servizi integrati di logistica a rappresentarne il core business, accanto a nuovi servizi a valore aggiunto in risposta alle sempre più complesse esigenze dei clienti, come la manutenzione meccanica di impianti di produzione e distribuzione merce, impianti fotovoltaici, gestione informatica di documenti, progettazione e assemblaggio di parti meccaniche, marketing e comunicazione, servizi sociali d’azienda, progettazione civile strutturale. Dall’analisi di queste attività emerge una cooperazione di lavoro che negli anni ha saputo emanciparsi da un riduttivo ruolo di esecutori di mansioni ripetitive, benché svolto con efficienza.
Ora le cooperative piacentine sono veri e propri partner delle imprese clienti, anche attraverso strumentazioni, procedure e modelli organizzativi all’avanguardia. Per sostenere questo ruolo è necessaria una continua attività di formazione professionale dei propri soci lavoratori, che sempre più spesso operano con macchinari tecnologici e gestiscono merci anche di elevato valore economico.
Il nuovo consiglio eletto, oltre al presidente Bonatti, è composto da: Carlo Annoni, Claudio Azimi, Francesco Corradi, Claudio Piva, Daniele Sarselli, Mario Spezia, Gianna Vitali.
Il rinnovo delle federazioni è un momento associativo molto importante in quanto oltre a ridefinire i propri organi di governo ciascuna federazione elabora il programma operativo che guiderà le azioni del prossimo quadriennio, definendo linee strategiche e i rispettivi aspetti connotativi. In particolare, quest’anno, è stata rivolta grande attenzione nella caratterizzazione dei consigli direttivi, prevedendo una maggiore eterogeneità rappresentativa attraverso l’allargamento degli stessi organi, e prevedendo l’inserimento di un “giovane cooperatore” in ciascuna federazione per favorire la partecipazione dei giovani alla vita associativa e creare le condizioni per una nuova dirigenza cooperativa. Saranno ora i giovani dell’associazione a designare i propri componenti in seno ai consigli direttivi. Tre sono stati i temi protagonisti: legalità, innovazione e intersettorialità.
La legalità costituisce una delle condizioni necessarie affinché la cooperazione possa sopravvivere e svilupparsi in futuro; i settori economici in cui operano in prevalenza le cooperative, dalla logistica ai servizi sociali, sono da tempo turbati dalla crescente presenza di cooperative cosiddette “spurie” (non associate alle centrali cooperative) le quali oltre ad arrecare un danno economico alle imprese che operano nella legalità, contribuiscono ad una contaminazione mediatica negativa, alla quale sempre più spesso si assiste. Gli effetti perversi di tali dinamiche si ripercuotono anche sulla qualità media del servizio e del prodotto e quindi anche su imprese e cittadini che ne usufruiscono.
L’innovazione sarà invece la leva per uscire dall’attuale situazione economica, che pure sta già portando nuovi scenari, nuovi interlocutori, nuovi bisogni. Su tutto ciò vi è la necessità di “immaginare il futuro” e proporre modalità nuove e diverse sia in termini di prodotto servizi sia in termini di processi. La Federazione sarà il luogo dove elaborare tale nuova progettualità, in risposta a questi nuovi bisogni.
Confcooperative, rappresentando praticamente tutti i settori produttivi e sociali, ha al proprio interno tutti gli elementi per poter considerare l’intersettorialità come opportunità di mercato interno intercooperativo, oltre che elemento strategico di sviluppo. Esistono già esempi concreti di come edilizia e socio-sanitario, integrato con l’agroalimentare e la distribuzione, possano dare luogo a progetti innovativi di sviluppo integrato, sia nelle città che nelle realtà periferiche. Confcooperative Piacenza incentiverà e sosterrà iniziative intersettoriali delle Federazioni, creando a tal fine momenti specifici di confronto.